Carmelo Scarcella, direttore dell’Ats, ha annunciato che la sede di Merate non chiuderà completamente, come comunicato inizialmente. Saranno mantenuti alcuni sportelli per gli utenti e un veterinario pubblico continuerà a prestare servizio, occupandosi anche dei randagi accolti al canile municipale. Questa decisione è stata presa in vista dell’istituzione del canile sanitario provinciale, previsto proprio a Merate. Attualmente, nella sede di Merate ci sono 4 assistenti sanitarie della struttura di Medicina di Comunità, che svolgono attività di back office e saranno trasferite nelle sedi principali del dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria. Inoltre, ci sono 2 amministrativi e 8 veterinari del dipartimento di Veterinaria e sicurezza degli alimenti di origine animale, che svolgono la maggior parte delle prestazioni sul territorio. Molte pratiche vengono effettuate da remoto e si contano una ventina di utenti fisici a settimana, principalmente per documenti o pagamenti connessi all’attività dei veterinari. Nonostante questa decisione, gli attivisti del Tavolo della sanità locale e i Dem denunciano che rappresenta un passo indietro nel mantenimento dei servizi sanitari locali e sono già impegnati contro lo smantellamento dell’ospedale.