Sospensione dell’attività per due bar della Val Cavallina: il Sintony di Entratico e la sala slot Las Vegas di Vigano San Martino. La decisione è stata presa dalla Questura dopo le verifiche dei carabinieri, iniziate ad agosto di quest’anno, in cui sono state riscontrate criticità di sicurezza e ordine pubblico e, in un caso, anche irregolarità nell’assunzione di un lavoratore.
Il Sintony era stato coinvolto, suo malgrado, nel delitto dell’imprenditore Angelo Bonomelli, 80 anni, di Trescore. Proprio lì (senza alcuna responsabilità da parte dei gestori), l’imprenditore era stato narcotizzato dai suoi aguzzini, lo scorso novembre.
Spaccio e lavoro irregolare sono stati i motivi principali delle verifiche dei carabinieri. I militari dell’Arma della stazione di Casazza hanno notificato il provvedimento ai titolari questa mattina, dopo i controlli dei mesi scorsi, partiti da alcune segnalazioni dei cittadini, in particolare per la presenza di soggetti poco raccomandabili che vendevano droga. Nel locale di Vigano, inoltre, è stato scoperto che uno dei dipendenti lavorava in nero, senza un regolare contratto.
«Si è riscontrata la frequentazione abituale, in entrambi i bar, da parte di persone pregiudicate, particolarmente conosciute a livello locale – ha spiegato il maggiore Daniele Falcucci della Compagnia di Clusone -. Per questo motivo, il questore ha ritenuto opportuno sospendere le loro licenze in maniera temporanea, per evitare che questi luoghi, così come le aree limitrofe, diventassero ricettacolo per attività illegali, in particolare di spaccio, mentre non si sono riscontrati episodi di violenza».
In pratica, si è voluto impedire che alcuni individui facessero dei posti le loro basi per la vendita di stupefacenti, ma anche il concentrarsi in zona di figure problematiche, che avrebbero turbato la tranquillità dei normali clienti e dei residenti.