Un nuovo insediamento zootecnico è stato approvato dal Comune di Orzinuovi, nella frazione di Coniolo. L’azienda agricola ha ottenuto il permesso di ristrutturare una vasca per liquami coperta e trasformarla in un nuovo allevamento, nonostante la distanza prevista dal Piano di Governo del Territorio (Pgt) sia di 500 metri dalle zone edificabili. La struttura si troverà a soli 380 metri dall’abitato.

Questo immobile aveva già ottenuto una licenza edilizia in deroga alle distanze cinque anni fa, quando è stata trasformata una porcilaia in vasca per liquami coperta. Nel frattempo, l’azienda ha costruito nuovi capannoni per i suini e la vasca per i reflui zootecnici è stata dismessa, ma ora potrà essere riattivata come struttura per l’allevamento, rispettando le norme sul benessere animale.

Questa riconversione permetterà di ospitare altri 1.160 animali da carne e aumenterà la produzione annua di liquami dell’azienda, che attualmente è di 18.126 metri cubi, a 21.685 metri cubi. Tutto ciò avviene in una situazione già pesante per la città dei maiali di Orzinuovi.

Infatti, sul territorio di Orzinuovi, compresi il capoluogo e le frazioni, ci sono attualmente 41 allevamenti di suini con un totale di 74.433 animali, che potrebbero arrivare a un massimo di 95.865. La concessione di questa nuova deroga ha scatenato una discussione in Consiglio comunale. Da oltre vent’anni, la presenza di questi allevamenti causa un’emerse ambientale a causa dello smaltimento dei liquami e della concentrazione di fosforo, azoto e nitrati nei terreni e nelle acque. Inoltre, l’aria è costantemente impregnata di puzza.

Il sindaco Gianpietro Maffoni sostiene che le moderne tecniche di allevamento e smaltimento dei reflui potrebbero consentire una riduzione della distanza dalle abitazioni da 500 a 250 metri, ma è necessario effettuare ulteriori analisi per confermare questa possibilità.

Le minoranze hanno chiesto una pausa di approfondimento dei dati per garantire un equilibrio tra il benessere dei cittadini, degli animali e dell’azienda, ma la maggioranza ha concesso immediatamente la deroga.

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