Minaccia con fucile giocattolo a Bergamo: un giovane tunisino arrestato

La mattina di domenica scorsa, due giovani nordafricani hanno destato non poca preoccupazione a Bergamo minacciando dei passanti con un fucile. Fortunatamente, successivamente si è scoperto che si trattava di un fucile da soft air, ma in un periodo in cui le forze dell’ordine sono in allerta per possibili attentati, non c’è molto spazio per gli scherzi.

Diversi cittadini hanno chiamato la Questura segnalando una coppia di individui, uno dei quali armato, in via Manzù. Poco prima, i due soggetti avevano derubato una dipendente della Coop di via Broseta del suo cellulare. Non è ancora chiaro cosa volessero fare con l’arma, ma le pattuglie della Polizia di Stato e del Dipartimento anti-terrorismo della Digos sono arrivate sul posto in breve tempo. Sono stati proprio gli agenti della Digos a trovare i due ancora lì, uno dei quali tranquillamente con l’oggetto in mano.

Gli agenti hanno disarmato i due individui, ma approfittando dell’intervento in loro difesa di una donna che non aveva riconosciuto gli agenti in borghese, i due soggetti sono riusciti a scappare. Uno di loro è riuscito a dileguarsi, mentre l’altro ha strattonato una poliziotta e si è dato alla fuga. Dopo essere stato raggiunto nuovamente, ha ferito il braccio della donna della Digos che cercava di calmarlo. Successivamente, si è scoperto che il fucile era solo un giocattolo ad aria compressa, simile a un’arma vera e senza tappo rosso. Sia il fucile che il cellulare rubato sono stati sequestrati.

L’arrestato è un tunisino di 19 anni senza permesso di soggiorno, arrivato a Lampedusa sette mesi fa. Ha dichiarato che sia l’arma che l’oggetto rubato appartengono al suo amico, che ha perso il cellulare durante la fuga ed è stato identificato come un egiziano della stessa età. Entrambi hanno precedenti per furto, detenzione di armi (anche se giocattolo) e irregolarità sul territorio italiano. Oggi l’arresto è stato convalidato, con l’obbligo di firma quotidiano in Questura. Il processo per direttissima è stato rinviato al prossimo 29 gennaio.

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