Camilla Bertotti, una giovane di 19 anni di Cinisello Balsamo, ha sempre avuto una passione per i motori. Fin da bambina è cresciuta in un ambiente familiare legato alle due ruote, con suo padre che guida una Harley e sua madre che è una motociclista. Nonostante ciò, quando a 14 anni ha espresso il desiderio di cambiare scuola e iscriversi a un corso di Meccanica, i suoi genitori sono rimasti perplessi. Temendo che Camilla potesse trovarsi in un ambiente pieno di pregiudizi nei confronti delle donne, le consigliarono di scegliere un’altra passione altrettanto interessante. Camilla accettò il consiglio, ma nel frattempo mantenne segretamente il sogno di fare meccanica.
Dopo aver completato un corso triennale in alberghiero e ottenuto la qualifica, Camilla tornò dai suoi genitori con la richiesta di iscriversi al corso di meccatronica presso il Cup Grandi di Sesto San Giovanni, gestito da Afol. Nonostante avesse iniziato dalla terza classe a causa della sua età (17 anni), i professori dell’istituto l’incoraggiarono fin da subito, offrendole il supporto necessario per recuperare le materie che non aveva mai studiato.
Durante il corso, Camilla si è distinta per le sue abilità e la sua passione. Ha superato con un voto eccellente l’esame di terza classe, che consisteva nello smontare e rimontare i motori di alcune auto. Attualmente frequenta il quarto anno, con l’obiettivo di conseguire il diploma di tecnico riparatore, la figura professionale che lavora in officina.
Nonostante sia l’unica ragazza tra i 170 studenti del corso di meccatronica, Camilla non ha mai incontrato pregiudizi da parte dei suoi professori. Alcuni compagni di classe, all’inizio, si chiedevano cosa ci facesse una donna in una classe di meccanica, ma Camilla ha affrontato queste situazioni con determinazione, dimostrando di avere le stesse competenze e la stessa passione dei suoi colleghi maschi.
Camilla ha anche dovuto affrontare pregiudizi da parte dei clienti quando ha fatto alcune esperienze di lavoro presso officine convenzionate con Afol. Tuttavia, ha saputo rispondere con educazione, spiegando di avere la stessa formazione e competenza dei suoi colleghi maschi e sottolineando l’importanza del lavoro di squadra in officina.
Nonostante le difficoltà e gli ostacoli incontrati lungo il suo percorso, Camilla non si è mai fermata e continua a inseguire il suo sogno di lavorare nel settore motociclistico. Spera un giorno di poter lavorare in Yamaha e si impegna al massimo per raggiungere questo obiettivo.
La storia di Camilla dimostra che la meccanica non è solo un settore maschile, ma può coinvolgere anche le donne. Il corso di meccatronica al Cup Grandi di Sesto San Giovanni ha già visto una studentessa diplomarsi e lavorare in Tesla, dimostrando che le donne possono essere altrettanto brave e competenti in questo campo.
Il responsabile del corso di meccatronica, Fabrizio Buselli, sottolinea che le ragazze che si avvicinano alla meccanica hanno una performance altissima. Nonostante siano ancora poche, sono considerate “eroiche” per la loro scelta. Buselli invita altre ragazze ad iscriversi al corso e assicura che verranno accolte a braccia aperte.
La storia di Camilla è un esempio di determinazione e passione perseguita nonostante le difficoltà e i pregiudizi. Speriamo che il suo percorso ispiri altre ragazze a seguire i propri sogni, senza farsi fermare da stereotipi di genere o pregiudizi.