La disaffezione verso la sanità valtellinese è un problema che continua a emergere sempre più frequentemente. Un altro episodio che ne è testimonianza è stato raccontato dall’avvocato Ezio Trabucchi, il quale sottolinea che situazioni come questa non sono affatto inusuali.

L’episodio riguarda una bimba di 9 anni, in vacanza con i genitori in Alta Valle. Improvvisamente la bambina si sente male e i genitori, allarmati, decidono di cercare aiuto. Ciò che è accaduto, secondo quanto raccontato, è davvero allarmante: presi dal panico, hanno deciso di trasportare la bambina fino a Lecco, bypassando completamente Sondalo e Sondrio, evidentemente perché non si fidavano dei servizi sanitari presenti in queste zone.

Dopo ore di viaggio e diverse code, finalmente sono arrivati a Lecco, dove i medici hanno valutato la situazione. Hanno rivelato ai genitori che la bambina, a causa di un problema al cuore, si era salvata per una questione di pochi minuti. Questo episodio rappresenta un gravissimo segnale della percezione che i turisti hanno nei confronti della sanità in provincia di Sondrio, e non può essere accettato.

È evidente che c’è un problema serio da affrontare. Le testimonianze come questa sono sempre più frequenti e dimostrano una mancanza di fiducia verso il sistema sanitario locale. È necessario che le autorità competenti prendano seri provvedimenti per migliorare la situazione e ridare fiducia ai cittadini e ai turisti che scelgono di visitare la Valtellina.

La salute è un bene prezioso e nessuno dovrebbe sentirsi costretto a viaggiare per chilometri in cerca di cure adeguate. È fondamentale che le strutture sanitarie locali vengano potenziate e che venga garantita una qualità dei servizi adeguata.

La disaffezione verso la sanità valtellinese non riguarda solo i turisti, ma anche i residenti. È importante che tutti abbiano accesso a cure di qualità, senza essere costretti a cercare altrove soluzioni per i propri problemi di salute.

È ora di agire e risolvere questa situazione. La salute dei cittadini e dei turisti che scelgono di visitare la nostra provincia deve essere una priorità assoluta. Non possiamo permettere che episodi come quello della bambina di 9 anni si ripetano. È necessario garantire un sistema sanitario efficiente, affidabile e di qualità per tutti. Solo così potremo ristabilire la fiducia nella sanità valtellinese e offrire un servizio adeguato a chiunque ne abbia bisogno.

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