La storia di Massimo Callegari, 56 anni, originario di Magnago, è un esempio di resilienza e determinazione. Dopo un incidente sul lavoro che gli ha procurato una grave lesione al polso e una invalidità, ha perso il lavoro e non è più riuscito a pagare l’affitto della sua casa ad Arsago Seprio. Da allora vive in uno spazio all’aperto ai margini di Vanzaghello, circondato dai suoi animali.

Massimo ha allestito un pezzo di terra recintato che era di suo padre, dove ha sistemato le sue poche cose e alcune tende da campeggio. Nonostante le difficoltà e il freddo che si fa sentire, è sereno e grato per il sostegno dei volontari che lo aiutano con gli animali. Desidera solo potersi permettere una casetta di legno per avere meno freddo, ma sa che nessuno gliela darebbe.

La sua vita è stata segnata da dissapori in famiglia e interventi dei carabinieri, che hanno portato alla denuncia e al processo per maltrattamenti. Massimo racconta di come la situazione sia peggiorata durante il periodo del Covid, con la chiusura in casa e i figli che sono andati fuori di testa. Le discussioni e i litigi si sono intensificati, fino a coinvolgere i servizi sociali e a rendere la convivenza impossibile.

Nonostante tutto, Massimo si preoccupa ancora per gli altri e cerca di aiutare chi può. Ha aperto una colletta su GoFundMe per comprare la casetta e continua a cercare lavoro, ma sa che finché il processo non termina, nessuno lo assumerà. Gli sono rimasti solo gli animali, che non vuole separare a qualunque costo.

La storia di Massimo è un monito sulla fragilità delle relazioni familiari e sulla necessità di dare supporto a chi si trova in difficoltà. Speriamo che possa trovare la stabilità e il sostegno di cui ha bisogno per ricostruire la sua vita.

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