Proteste dei residenti di via XX Settembre a Mariano costretti a ritinteggiare o a tenere le finestre aperte. L’assessore Stigliano: “Interverremo in primavera”.

Quattro anni fa sono stati riaperti gli alloggi popolari in via XX Settembre, ma si sono presentati una serie di problemi, a partire dall’alto tasso di umidità che trasuda dai muri, che si ricoprono di muffa ogni inverno. Questo è ciò che denunciano gli assegnatari degli appartamenti che si trovano nel cuore del centro storico.

La loro posizione limita gli interventi possibili sulla struttura, come spiega l’amministrazione. L’assessore ai Servizi sociali, Massimiliano Stigliano, promette di intervenire in primavera. Basta fare un sopralluogo per vedere come il problema dell’umidità emerga dalla parete esterna e si estenda all’interno dell’intero edificio su tre piani. Appena si lascia il portone, infatti, si nota subito la porosità del muro del sottoscala che si sbriciola sul pavimento, mentre nel buco al centro della parete c’è acqua. Il disagio si estende agli appartamenti al piano rialzato e a quelli ai due piani superiori, dove basta spostare i mobili per vedere la muffa.

Alcuni hanno provato a trovare una soluzione fai da te, comprando vernice per ritinteggiare le pareti settimanalmente, dove ogni inverno il problema si ripresenta. Altri hanno posizionato del polistirolo dietro i mobili, ma la muffa trova sempre nuovi spazi. Così, due anni dopo il loro ingresso, una famiglia ha contattato Aler. “Abbiamo chiamato il geometra dell’ente che, dopo essere venuto sul posto e aver ammesso la presenza di muffa, ci ha risposto che la soluzione era aprire le finestre perché non c’erano interventi in programma”, spiega un residente.

Come lui, un altro inquilino ha aperto la porta su tanti piccoli disagi. “Non posso tenere troppo aperte le finestre in camera perché l’umidità amplifica il freddo e il gas costa”, aggiunge il residente che chiede un intervento risolutivo. Il problema era noto fin dall’inizio dei lavori di recupero degli alloggi, che hanno comportato la rifacimento del vespaio (un vano isolante nel solaio di fondazione) per eliminare l’umidità di risalita, investendo 450 mila euro, compresi i lavori di riqualificazione di un settimo alloggio in via Alberto da Giussano. “Conosciamo il problema ed è legato al fatto che la casa ha una certa età, motivo per cui non possiamo intervenire sulla parete esterna”, spiega l’assessore Stigliano, che assicura una risposta agli inquilini. “Abbiamo avuto colloqui sia con i cittadini che con Aler, con cui abbiamo programmato un intervento in primavera, che è il periodo migliore per poter lavorare”, assicura. Non resta che aspettare qualche mese per vedere il cantiere allestito.

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