La questione della contaminazione dei terreni del nostro territorio con i fanghi contaminati della Wte torna nuovamente in discussione. Mentre si attende che il giudice decida sulla costituzione di parte civile da parte dei Comuni danneggiati, guidati dalla Provincia, sono i consiglieri comunali di queste zone a richiamare l’attenzione sulla vicenda. Lo fanno attraverso una lettera inviata ai sindaci e al presidente della Provincia, nella quale chiedono di “esprimere un atto di indirizzo per richiedere l’analisi dei terreni potenzialmente contaminati ad Arpa, al fine di provare il danno subito e presentarlo nel processo, e formulare una richiesta di riparazione del danno subito, dannoso per la salute dei cittadini”.

I Comuni interessati sono Formigara, Castelvisconti, Pieve D’Olmi, Pieve San Giacomo, Sospiro, Martignana di Po, Torricella de Pizzo, Castelleone, Gussola, Casalmorano, Piadena, Persico Dosimo, Derovere e Scandolara Ravara.

Nel novembre 2021, gli stessi consiglieri che hanno firmato la lettera avevano invitato le amministrazioni a costituirsi parte civile nel processo, per tutelare l’interesse pubblico. Questa richiesta è stata presentata durante l’udienza dello scorso novembre.

Secondo i consiglieri, la direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, riguardante la responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, “autorizza specificamente le parti interessate o colpite a richiedere l’intervento delle autorità nazionali competenti presentando osservazioni corredate da elementi di prova ragionevoli, e le autorità hanno l’obbligo di rispondere a tale richiesta”.

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