Ha detto “no” a una guerra ingiusta e se ne è andato. Hassan Turi, un giovane di 27 anni di Ponte San Pietro con origini pakistane, ha lasciato il suo paese nel 2015 per cercare una vita migliore. Quando aveva solo 18 anni, Hassan era obbligato ad arruolarsi nell’esercito talebano, ma lui non voleva combattere una guerra ingiusta.
Senza documenti e con solo uno zainetto sulle spalle, Hassan ha percorso circa 5mila chilometri, principalmente a piedi, per cercare un futuro dove poter scegliere senza che gli venga imposto da nessuno. Partito dalla sua città, Parachinar, al confine tra Pakistan e Afghanistan, Hassan ha lasciato la sua famiglia con l’intenzione di trasferirsi in Iran. Dopo aver trascorso tre giorni in Iran senza ottenere il permesso di soggiorno, ha deciso di spostarsi in Turchia. Anche lì, però, non ha trovato la possibilità di stabilirsi e ha deciso di tentare la fortuna in Bulgaria.
Superare il confine senza essere rispedito indietro non è stato facile e ha richiesto tre settimane di tentativi. Durante questo periodo, Hassan ha conosciuto altri tre ragazzi che volevano fare la stessa cosa. Insieme, hanno provato e riprovato per cinque volte. Una volta, sono stati fermati e Hassan è stato addirittura morso da un cane. Ma dopo 28 ore di cammino, sono riusciti a raggiungere Sofia.
Da lì, Hassan e i suoi compagni di viaggio hanno proseguito verso la Germania. Dopo quattro mesi di viaggio, ha finalmente potuto iniziare la sua nuova vita. Non aveva cibo né un posto dove dormire e si affidava alla solidarietà delle persone che incontrava lungo il cammino. Dormiva nei boschi e sotto i ponti, proteggendosi dal freddo con sacchi di plastica. Ogni tanto, chiedeva di poter usare un telefono per chiamare la sua famiglia e rassicurarli, ma non poteva tornare indietro. Non ha mai pensato di arrendersi.
Oggi, Hassan lavora presso un McDonald’s ad Ambivere. La sua storia è un esempio di coraggio e determinazione nel cercare una vita migliore. Nonostante le difficoltà e le avversità incontrate lungo il suo percorso, Hassan ha continuato a lottare per realizzare i suoi sogni. La sua è una testimonianza di speranza e di come sia possibile superare gli ostacoli quando si ha la volontà di farlo.