Monica Guasti, ex titolare dell’agenzia di viaggi “Le Sartoriali del Viaggio”, è stata condannata per il reato di insolvenza fraudolenta. Nel 2017, si è appropriata di una somma di denaro consegnata da un cliente per la prenotazione di un viaggio in Papua Nuova Guinea. Il cliente si è poi accorto che il viaggio non era stato pagato e ha dovuto pagare una seconda volta. Nel frattempo, sia il cliente che sua moglie sono deceduti, quindi i due figli sono diventati parte civile nel processo.
Durante il processo, è emerso che la diretta consulente del viaggio non era raggiungibile e che la Guasti si era occupata di gestire la pratica. Sono stati fatti dei bonifici per pagare parte del viaggio, ma la seconda parte doveva essere saldata prima che il cliente potesse accedervi. Inizialmente, era stato concordato che sarebbe stata data una cambiale in garanzia, ma l’incontro tra la Guasti e il tour operator è saltato e il cliente è stato costretto a pagare con la carta di credito.
Durante il processo, è emerso che l’ex direttrice tecnica dell’agenzia non era stata pagata per il suo lavoro e che aveva chiesto acconti e saldi prima del viaggio. Inoltre, è stato rivelato che l’agenzia aveva bisogno di denaro per coprire i buchi finanziari aperti da altri viaggi.
Nel 2021, la Guasti era stata condannata per aver falsificato una cambiale e era stata assolta dall’accusa di appropriazione indebita riguardante un altro viaggio. Ora è di nuovo a processo per il caso della Papua Nuova Guinea.
L’agenzia di viaggi della Guasti ha chiuso nel maggio 2018 a causa di problemi finanziari, con dipendenti e creditori non pagati. I clienti sono stati risarciti e le querele sono state ritirate.
In conclusione, Monica Guasti è stata condannata per insolvenza fraudolenta e dovrà pagare una multa e un risarcimento. La sua agenzia di viaggi è stata chiusa a causa di problemi finanziari e dei debiti accumulati. I clienti hanno subito danni, ma sono stati risarciti.