Viaggi pericolosi: la richiesta dell’ad Cristini a Ferrovie Nord

Natalia Cristini, presidente e ad della Società trasporti pubblici Sondrio, ha scritto una lettera a Ferrovie Nord per rappresentare le difficoltà che i vettori partner incontrano nel fornire il servizio di autobus sostitutivo del treno con partenza da Lecco alle 22.06. Questa situazione insostenibile è culminata in un episodio di aggressione ai danni di una delle società della provincia di Sondrio che si occupa di questo servizio. Cristini spera di ottenere attenzione perché, se questa situazione dovesse perdurare, non potrebbero più garantire il servizio.

Il servizio sostitutivo delle prime e delle ultime corse per Lecco e da Lecco è attivo tutto l’anno e presenta delle criticità marcate, mettendo a rischio la sicurezza degli autisti e dei viaggiatori. Recentemente, il sindacalista della Fit Cisl, Claudio Porta, ha denunciato questa situazione che si trascina da tempo e che ha portato all’aggressione di martedì sera nei confronti di un pullman messo a disposizione dalla ditta Gavazzi di Talamona.

Cristini afferma che non è la prima volta che si verificano situazioni del genere e che ha già segnalato tutto alle autorità competenti. Le segnalazioni sono state raccolte dalla Prefettura di Lecco, ma i controlli da parte della Questura si sono allentati con il tempo. Non si aspetta molto da Ferrovie Nord, che sicuramente si trova ad affrontare problemi simili anche su altre tratte.

L’ipotesi di affiancare un addetto della vigilanza privata all’autista, proposta dal sindacato Fit Cisl, sembra difficile da realizzare a causa dei costi che comporterebbe. Tuttavia, Cristini propone una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni più esposte e a rischio, come Lecco, con un presidio nel momento in cui i viaggiatori salgono sul pullman. Inoltre, potrebbe essere introdotto un vigilantes sul pullman a spot, non tutte le sere, per costituire un deterrente.

Trenord ha risposto che non commenta i propri fornitori attraverso i giornali, ma Stps e i suoi vettori collaboratori non prendono più alla leggera questo servizio e gli autisti hanno paura. Stps ha una flotta di 70 autobus e i vettori partner danno lavoro a molte persone, ma se continuano a correre così tanto rischio, gli autisti potrebbero andarsene. Cristini conclude affermando di essere molto preoccupata per le condizioni di lavoro dei collaboratori e chiede massima attenzione.

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