Nel 1926 il Comune di Milano decise di dedicare una strada alle Americhe, e così nacque via California, nel quartiere Solari. Nonostante non ci siano mari, spiagge o il sole che tramonta sull’oceano, questa strada evoca un’atmosfera soleggiata e suggestiva. Forse anche il nome del quartiere, zona Solari, contribuisce a questa suggestione, anche se non ha nulla a che fare con la stella più vicina alla terra. Inoltre, la strada che conduce al parco Solari, via Valparaiso, e quella che sbocca in via Montevideo, contribuiscono al richiamo dell’immaginario dell’America.
Via California è una strada caratterizzata da bei palazzi antichi, alberi e un’identità conservata nel tempo rispetto alle trasformazioni della zona Tortona. Tuttavia, indagando la sua memoria, emergono una serie di fatti anomali e quasi naïf. Ad esempio, nell’estate del 1930 un ladro acrobata riuscì a rubare gioielli passando sopra un ballatoio esterno e aggrappandosi a un balcone al terzo piano di un palazzo. Sempre nello stesso periodo, durante una partita di bocce, un giovane meccanico fu colpito alla testa da una pallina e cadde svenuto. Nel 1955, un trafficante di sigarette si esibì sui tetti in pigiama per evitare di essere arrestato dalla Finanza. Nel 1975, in un’abitazione di via California furono sequestrati reperti archeologici di grande valore. Infine, nel 1988, un ignoto aggiunse un segnale stradale ai cartelli di via California, indicando la direzione per raggiungere la mitica Atlantide.
Nonostante questi fatti curiosi, il quartiere Solari conserva una memoria più significativa nella vicina via Salaino, dove il giornalista Walter Tobagi fu ucciso nel 1980.
Nel 2024, dovrebbe aprire l’ultimo tratto della quarta linea della metropolitana di Milano, e una fermata sarà dedicata proprio a via California. Chiunque prenderà la linea blu potrà viaggiare verso la “Destinazione California”.