La Stazione Autolinee di Bergamo ha subito dei cambiamenti significativi all’inizio di questa settimana. Durante le mattine, i mezzi e gli operatori di Aprica erano presenti, mentre alla sera non c’era quasi nessuno accampato. La conferma di ciò è arrivata dalla Prefettura di Bergamo, che ha annunciato che lunedì, martedì e mercoledì scorsi, le forze dell’ordine hanno effettuato servizi di controllo straordinari alla Stazione Autolinee, a seguito di segnalazioni di presenza di persone sospette, soprattutto extracomunitari e senza fissa dimora. Anche il personale di Aprica ha partecipato a queste operazioni, occupandosi di rimuovere gli oggetti delle persone che si erano accampate lì e di pulire e sanificare l’intera area. Insomma, sono stati giorni di sgomberi. Molti hanno elogiato l’intervento delle forze dell’ordine, chiedendo che vengano effettuati più frequentemente e con maggiore rigore, mentre altri si chiedono se queste operazioni debbano essere fatte proprio durante l’inverno, il momento più difficile per le persone senza fissa dimora. Inoltre, ci sono coloro che, avendo familiarità con queste persone e lavorando a stretto contatto con loro tutti i giorni, cercano di suggerire un ragionamento più ampio e complesso. Don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana bergamasca, afferma che la pressione degli ultimi tempi è stata molto intensa. Sottolinea che la polizia e l’amministrazione hanno il diritto di effettuare gli sgomberi, soprattutto quando i numeri sono impressionanti come in questi giorni. Negli ultimi tempi, infatti, a Bergamo sono arrivati molti senzatetto dai grandi centri vicini, come Milano, ma anche da luoghi più lontani come Vicenza e Verona. Questo aumento ha reso difficile accogliere tutti. Alla mensa dei poveri, ad esempio, si sono registrate fino a 180 presenze, venti in più rispetto alla media. Anche i dormitori sono già al completo. Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 1 febbraio, o in edizione digitale QUI.