BREMBATE DI SOPRA. Un pensionato di Brembate Sopra è stato vittima di un tentativo di truffa telefonica da parte di finti bancari e finti carabinieri. Questo tipo di frode, conosciuta come vishing o phishing vocale, è sempre più diffusa e consiste nel contattare le vittime facendosi passare per un operatore bancario e chiedendo dati personali, soprattutto legati alle carte di credito, al fine di sottrarre denaro.
L’uomo racconta di aver ricevuto una telefonata da un numero verde che sembrava appartenere alla sua banca, in cui l’operatore parlava di un attacco informatico alla sua filiale e chiedeva dati sensibili, come il codice del conto. Tuttavia, l’uomo si è insospettito e non ha fornito i suoi dati. Poco dopo, è stato contattato da un altro sconosciuto che si è presentato come un marasciallo dei carabinieri, dicendogli che era oggetto di controlli. L’uomo, rimanendo lucido, ha interrotto la comunicazione e ha contattato la sua banca, che gli ha confermato che il suo conto non era stato violato e che si trattava di un tentativo di truffa, poiché l’istituto bancario non chiede mai i codici personali.
L’uomo ha deciso di condividere la sua testimonianza per far conoscere questo fenomeno e sensibilizzare soprattutto gli anziani affinché siano consapevoli e sappiano come affrontarlo. Anche Andrea Sandroni, dirigente della Divisione anticrimine della questura, ha consigliato di non fidarsi mai di nessuno, di tenere alta la guardia e di denunciare tempestivamente, senza farsi intimidire dalla vergogna. Queste truffe sono organizzate da professionisti senza scrupoli e colpiscono persone anziane, derubandole delle loro pensioni e risparmi.
È importante diffondere queste informazioni per proteggere le persone da questo odioso fenomeno e per contrastare i truffatori che cercano di sottrarre denaro in modo fraudolento.