Quattro presunti truffatori sono stati arrestati dai carabinieri di Monza per aver messo in atto un inganno che ha colpito numerose persone anziane o particolarmente vulnerabili in diverse città del Nord Italia. L’operazione è stata condotta in seguito a due denunce presentate alle Stazioni dei Carabinieri di Seregno e Vimercate, che hanno portato a un’indagine accurata durata diversi mesi.

Il modus operandi dei truffatori prevedeva di contattare le vittime fingendosi carabinieri o avvocati e raccontando loro che un familiare era stato arrestato e aveva urgente bisogno di denaro per risolvere una situazione inventata. Sfruttando l’età e la predisposizione affettiva delle vittime, i truffatori riuscivano a convincerle a consegnare loro somme di denaro che arrivavano anche a 12.000 euro.

Grazie a un’attenta opera di osservazione e pedinamento, i carabinieri sono riusciti a intervenire durante le consegne di denaro e a recuperare quanto sottratto, restituendolo alle vittime. Gli arrestati, tutti italiani tra i 30 e i 61 anni, sono stati accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e concorso in truffa aggravata.

Le indagini hanno permesso di individuare le basi operative del gruppo, tra cui un appartamento vicino alla Stazione Centrale di Milano e l’utilizzo di veicoli a noleggio e utenze telefoniche. I presunti truffatori avevano ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, con un capo residente a Napoli, un centralinista che pianificava le truffe, un uomo di fiducia e due operativi che si occupavano della riscossione del denaro dalle vittime.

Gli arrestati sono stati tradotti in carcere in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini per verificare la presenza di altri episodi simili. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza ha coordinato l’operazione, che ha portato alla luce una rete criminale ben organizzata e spietata nei confronti di persone vulnerabili.

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