Una donna di 28 anni residente nel milanese ha raccontato un’esperienza agghiacciante di maltrattamenti da parte del marito, G.M., 35 anni, attualmente in carcere per presunte rapine. La violenza fisica e psicologica subita è stata descritta dettagliatamente, con episodi di pugni, schiaffi, tentativi di soffocamento e insulti continui. La donna ha rivelato che i maltrattamenti sono iniziati poco dopo la convivenza, con il marito geloso che la isolava e la picchiava per banalità come sbagliare la posizione di una forchetta sul tavolo. La vittima ha anche raccontato di essere stata legata, picchiata e insultata in vari contesti, compresi campi e case occupate abusivamente. Dopo numerosi tentativi di fuga, la donna ha deciso di abortire a causa delle botte ricevute, temendo per la salute del bambino. Gli episodi di violenza sono stati numerosi e spesso scatenati da motivi futili, come una risata durante un programma comico in TV. Il marito violento ha anche aggredito altre persone e si è reso responsabile di atti di violenza anche nei confronti dei vicini di casa e di un ragazzo fuori da una discoteca. Nonostante i tentativi dei carabinieri di mettere in guardia la donna, è stato solo dopo l’arresto del marito per rapine che lei ha deciso di avviare le pratiche per la separazione e il divorzio. Una storia di violenza domestica che ha portato la vittima a rifugiarsi in diverse città per sfuggire all’aggressore.

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