La macelleria abusiva di Trescore, gestita da un pakistano, è stata multata per cinquemila euro e sottoposta a sigilli a causa della vendita di 150 chili di carne in pessimo stato di conservazione e senza tracciabilità. Il negozio, situato in zona Casermoni, era già stato individuato come sospetto dalla Polizia locale nelle settimane precedenti.
Il blitz delle autorità è scattato dopo che controlli telematici hanno rivelato che l’esercizio non era registrato presso lo Sportello delle attività produttive (Suap). Sul posto, insieme ai tecnici di Ats e alla Guardia di Finanza, è emerso che il gestore operava senza autorizzazione, violando così la normativa vigente.
Oltre alla sanzione pecuniaria, è stato riscontrato che la carne in vendita non rispettava le norme igienico-sanitarie e non aveva documenti che ne attestassero la provenienza. Questi elementi hanno portato alla chiusura della macelleria, che non potrà riaprire fino a quando non otterrà tutte le necessarie autorizzazioni e non avrà adeguato le carenze alla normativa.
Poiché l’attività non era stata segnalata alle autorità, la Guardia di Finanza sta indagando per verificare eventuali reati fiscali commessi dal gestore. Questo episodio mette in luce l’importanza del rispetto delle regole e delle normative per garantire la sicurezza alimentare e la correttezza nell’esercizio delle attività commerciali.