Oggi, 12 marzo, è la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. Questa giornata è particolarmente importante considerando i dati allarmanti riguardanti le aggressioni che gli operatori sanitari devono affrontare quotidianamente. In Lombardia nel 2023 sono stati segnalati ben 4.836 episodi di aggressione, che vanno dagli insulti alla violenza con arma. Questi numeri sono preoccupanti e sottolineano la necessità di adottare misure concrete per proteggere chi lavora per la salute e il benessere dei cittadini.

Per contrastare questa situazione, 21 strutture ospedaliere in Lombardia hanno attivato un sistema di allarme aggressione agli operatori sanitari. Questo sistema prevede la possibilità di attivare il numero di emergenza 112 tramite un pulsante collegato ad un combinatore telefonico, permettendo una rapida segnalazione di aggressione in corso. È importante sottolineare che la maggior parte delle aggressioni si verificano nei Pronto Soccorso, dove il personale è spesso esposto a situazioni di tensione e stress.

Inoltre, è stato attivato un accordo in Prefettura a Milano per interventi di pubblica sicurezza nei Pronto Soccorso, che prevedono l’installazione di pulsanti di allarme in diversi ospedali della provincia di Milano. Questo sistema mira a garantire la sicurezza degli operatori sanitari e a proteggerli da situazioni di pericolo.

In occasione di questa Giornata, l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha espresso la sua ferma condanna contro ogni forma di aggressione fisica e verbale nei confronti degli operatori sanitari. Ha inoltre ringraziato tutti coloro che lavorano nel settore sanitario e socio-sanitario per il loro prezioso impegno e ha ribadito l’impegno della Regione Lombardia nel contrastare la violenza e nel sensibilizzare la cittadinanza sul valore del rispetto verso chi si dedica alla cura degli altri.

È importante riconoscere il lavoro fondamentale svolto dagli operatori sanitari e prendere misure concrete per proteggerli da situazioni di pericolo. Solo attraverso un impegno concreto e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sarà possibile contrastare efficacemente la violenza nei confronti di chi dedica la propria vita alla cura degli altri.

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