Quella del 31 dicembre 2018 a Gallarate è stata una giornata di tensione e scontri tra un gruppo di persone e le autorità locali. Dopo lo sgombero del campo rom, alcuni individui hanno deciso di protestare forzando l’ingresso del Palazzo municipale e urlando slogan come “dormiamo in Comune”.
Le conseguenze di quest’azione non si sono fatte attendere e ora quattro Sinti si trovano ad affrontare un processo per danneggiamento aggravato e minacce nei confronti del sindaco. La Procura di Busto Arsizio ha chiesto il rinvio a giudizio dei responsabili e si dovrà attendere il prossimo 5 luglio per conoscere il destino dei quattro imputati.
Durante l’udienza, verrà ricostruita la dinamica dei fatti e si cercherà di fare chiarezza su quanto accaduto quel giorno. Il Comune di Gallarate si è costituito parte civile per tutelare i propri interessi e fare in modo che simili episodi non accadano più in futuro.
Sarà importante capire se ci sarà spazio per un rito alternativo, come richiesto dai difensori, oppure se si procederà con il rito ordinario. In ogni caso, l’episodio dell’assalto al Municipio di Gallarate resta un segno di tensione e conflitto che ha scosso la cittadina lombarda.