Nicolò Maja, l’unico sopravvissuto alla strage di Samarate, ha finalmente potuto decollare ieri a bordo di un Cessna dalla pista dell’aeroporto di Venegono. Questo volo, che è avvenuto un anno dopo l’incubo che ha vissuto, è stato per lui sinonimo di libertà.

Il pilota Cristian Lamera era alla cloche, indossando una maglietta con le foto della mamma Stefania e della sorella Giulia, entrambe uccise dalla furia del padre Alessandro quella terribile mattina del 4 maggio del 2022. “Sono estremamente emozionato, è una giornata in cui il cuore mi esce quasi dal petto”, ha confessato Nicolò poco prima del decollo. Ad accompagnarlo sulla pista c’erano i nonni, Ines e Giulio, sempre al suo fianco, insieme a familiari, amici e al sindaco di Cassano Magnago, dove ora risiede, Pietro Ottaviani.

Durante il volo, Maja ha potuto sorvolare il lago Maggiore e i cieli del Varesotto, territori che aveva già esplorato tante volte dalla cabina degli aerei venegonesi con i quali aveva ottenuto il brevetto di volo e realizzato un sogno che coltivava fin da bambino. Questo volo gli ha donato una sensazione di libertà, ma anche di normalità, un passo importante verso il ritorno alla sua vita dopo l’incubo vissuto durante la strage inspiegabile.

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