La bandiera bianca del caramello salato si è alzata. Un tempo considerato un ingrediente esclusivo e ricercato, ora si trova ovunque: dalle gelaterie ai supermercati, fino ad arrivare ad essere l’elemento principale delle torte industriali. Ma questa diffusione ha fatto perdere al caramello salato tutto il suo fascino e la sua aura di esclusività.

Ricordo quando per la prima volta ho assaggiato il caramello salato in Provenza, in un piccolo negozio di un monastero. Il suo sapore deciso e unico mi ha conquistato e da allora ho cercato di ritrovare quella magia in ogni luogo che ho visitato. Ma ora, vedere il caramello salato utilizzato in modo così banale e massificato mi fa venir meno la voglia di gustarlo.

La sua presenza ovunque, dalla gelateria di quartiere al supermercato, mi fa pensare che il caramello salato abbia perso la sua identità e il suo valore. Non posso fare a meno di pensare che forse è meglio lasciare che rimanga un ricordo piacevole, piuttosto che vederlo trasformato in un prodotto di consumo di massa.

Il caramello salato non è più quello che era, e forse è meglio così. Lasciamogli la sua aura di mistero e esclusività, e cerchiamo nuove esperienze culinarie che possano regalarci emozioni autentiche e non standardizzate.

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