Le case Aler di Legnano: il problema della manutenzione
Il maltempo che si abbatte su Legnano porta spesso conseguenze disastrose per gli inquilini delle case Aler della zona. Le precarie condizioni degli edifici causano infiltrazioni d’acqua, danneggiando tetti e soffitti. L’ultimo episodio si è verificato il 11 giugno, quando i Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire al civico 24 di via Montenevoso a causa di una copiosa infiltrazione d’acqua dovuta alla pioggia.
Nel marzo del 2023, a seguito di una crepa sul tetto di queste palazzine, gli inquilini erano stati evacuati. Nonostante l’intervento dei tecnici per la messa in sicurezza, i residenti avevano denunciato nuovamente la scarsa manutenzione degli edifici.
Un anno dopo, durante una forte grandinata, gli inquilini hanno dovuto raccogliere l’acqua piovana con secchi e catini, manifestando la propria esasperazione. Gli interventi dei tecnici di Aler hanno evidenziato un’ostruzione delle grondaie da foglie, causando l’infiltrazione dell’acqua all’interno degli appartamenti.
La situazione ha costretto tre famiglie a lasciare i propri alloggi, in attesa di ulteriori accertamenti. Le proposte di Aler prevedono l’ospitalità in appartamenti volano a Milano o presso parenti e amici, ma non tutti dispongono di queste possibilità.
Gli inquilini lamentano le condizioni precarie degli alloggi, con presenza di muffa e umidità, definendo inumano vivere in tali condizioni. Il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, e il consigliere delegato alle politiche abitative, Mario Brambilla, si sono recati sul posto per valutare la situazione.
Dopo una serie di interventi, due nuclei familiari sono stati fatti rientrare nei propri alloggi, nonostante la presenza di umidità e muffa. Gli inquilini in condizioni più critiche hanno accettato l’ospitalità temporanea negli appartamenti volano a Milano. La questione della manutenzione delle case Aler di Legnano rimane dunque irrisolta, con gli inquilini costretti a vivere in condizioni precarie a causa della scarsa manutenzione degli edifici.
