Nel corso del 2023, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza hanno svolto un’intensa attività che ha portato al sequestro di quasi 16mila beni antiquariali, archivistici e librari, oltre a 555 beni archeologici e 590 reperti paleontologici. Inoltre, sono state denunciate 74 persone in stato di libertà, di cui 37 per ricettazione. Tra le varie attività svolte, sono emersi casi di scavo clandestino, danni al paesaggio, furti, esportazione illecita di beni culturali e contraffazione di opere d’arte.

I carabinieri hanno effettuato numerosi controlli in aree archeologiche, musei, biblioteche e archivi, collaborando strettamente con altre istituzioni e reparti dell’Arma territoriale. Sono stati inoltre monitorati il mercato antiquario, sia fisico che online, per contrastare il traffico illecito di beni culturali. Grazie alla banca dati “Leonardo”, è stato possibile confrontare le informazioni raccolte con quelle dei beni culturali sottratti illegalmente.

Oltre alle attività di controllo e sequestro, i carabinieri del Nucleo TPC di Monza hanno partecipato a incontri con gli studenti delle scuole lombarde per sensibilizzare sulla tutela dei beni culturali e del paesaggio. Inoltre, hanno contribuito alla restituzione di diversi reperti rubati o esportati illegalmente, come un dipinto del XVIII secolo rubato da una chiesa milanese più di vent’anni fa e cinque monete greche del V-I secolo a.C. vendute online a 1.500 euro.

Tra le operazioni più significative, la restituzione di un doccione al Duomo di Milano, caduto durante i bombardamenti del 1943 e recuperato nei Paesi Bassi. Grazie all’impegno dei carabinieri, numerosi beni culturali sono stati riportati alla luce e restituiti alle istituzioni e ai paesi di origine, contribuendo alla salvaguardia del nostro immenso patrimonio culturale.

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