Un importante intervento della guardia di finanza di Como ha portato al sequestro di 28mila litri di carburante non a norma presso un distributore della provincia. L’operazione, coordinata dal comando provinciale, ha rivelato gravi irregolarità nella composizione chimica di gasolio e benzina venduti al pubblico. Nell’ambito di un piano di controlli mirati alle frodi nel settore delle accise e delle imposte indirette sulla produzione e sul consumo di carburanti, i finanzieri del gruppo Como hanno effettuato verifiche dettagliate presso vari distributori stradali e autostradali. Durante le ispezioni, sono stati prelevati campioni di carburante direttamente dalle pompe e inviati al laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Milano per le analisi.

L’attività di controllo ha portato alla scoperta di un’anomalia significativa in uno dei campioni analizzati, suggerendo una possibile miscelazione non autorizzata del carburante. Questa scoperta ha innescato un’ispezione congiunta tra la guardia di finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Como presso l’impianto sospettato. Durante il controllo, ulteriori campionamenti sono stati effettuati e analizzati in tempo reale grazie al laboratorio chimico mobile, che ha confermato l’irregolarità dei prodotti. Successivamente, i campioni sono stati inviati al laboratorio di Milano per ulteriori analisi urgenti, che hanno confermato i sospetti iniziali.

Le analisi del gasolio hanno rivelato un punto di infiammabilità di 40°C, significativamente inferiore al minimo legale di 55°C. Questo valore è critico perché un punto di infiammabilità più basso aumenta il rischio di incendio durante il trasporto. La benzina, invece, risultava avere un numero di ottano inferiore a quello dichiarato, venduta come “100 ottani” ma non conforme alle specifiche, compromettendo le prestazioni del motore e incrementando le emissioni nocive.

L’operazione ha portato al sequestro di 27mila litri di gasolio e 1.000 litri di benzina, oltre alla chiusura di 25 erogatori e quattro serbatoi. Il rappresentante legale del distributore è stato denunciato per frode nell’esercizio del commercio e per detenzione o utilizzo di prodotti ottenuti da miscelazioni non autorizzate.

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