La protesta di Coldiretti Varese davanti al Pirellone a Milano ha portato all’attenzione della regione l’emergenza causata dai danni provocati dai cinghiali alle colture del territorio. Gli agricoltori hanno denunciato perdite economiche significative, che ammontano a circa sei milioni di euro all’anno, a causa degli assalti e raid dei cinghiali che distruggono raccolti, produzioni e pascoli. Questa situazione mette a rischio non solo la redditività degli agricoltori, ma anche la sicurezza delle persone, con incursioni sempre più frequenti nei centri urbani che causano incidenti stradali.
Il presidente provinciale di Coldiretti, Pietro Luca Colombo, ha sottolineato l’urgenza di adottare misure regionali per gestire e contenere la fauna selvatica, in base al decreto interministeriale varato lo scorso anno. La mobilitazione a Milano ha evidenziato i danni provocati dai cinghiali a diverse produzioni agricole, come fieno, mais, patate, piccoli frutti e riso, oltre agli alpeggi resi inservibili dall’erba rivoltata.
Coldiretti ha anche evidenziato il ruolo dei cinghiali nella diffusione della Peste Suina Africana, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli e un intero settore produttivo. Inoltre, gli incidenti stradali causati dagli animali selvatici rappresentano un grave rischio per la sicurezza delle persone, soprattutto durante le ore di alba e crepuscolo.
La protesta degli agricoltori ha messo in luce la necessità di adottare misure efficaci per gestire il problema dei cinghiali e delle altre specie selvatiche che danneggiano le colture e mettono a rischio la sicurezza pubblica. È fondamentale che la regione intervenga per proteggere gli agricoltori e garantire la sostenibilità del settore agricolo lombardo.