Ilaria Salis, la neo-eletta europarlamentare per AVS, ha lanciato uno slogan dal web che vuole sensibilizzare le coscienze sul diritto alla casa e mettere in luce una questione personale che la vede debitrice di 90mila euro all’Aler per una presunta occupazione. Nel suo post su Facebook, Salis ha confessato di essere stata una militante del Movimento di lotta per la casa, che ha combattuto per il diritto all’abitare a Milano e in tutta Italia. Ha sottolineato che il movimento è composto da decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti che si sono trovati in situazioni legali a causa della loro lotta per avere un tetto sulla testa.
Salis ha criticato l’informazione che ha circolato prima delle elezioni riguardo alla presunta occupazione di una casa dell’Aler a Milano, sottolineando che è importante concentrarsi sulla grave povertà e precarietà abitativa che molte persone affrontano. Ha evidenziato le pratiche collettive di occupazione di case sfitte come un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri.
La politica istituzionale è stata criticata da Salis per la sua inefficacia nel risolvere il problema sociale e garantire la giustizia sociale. La neo-eletta ha dichiarato di essere orgogliosa della sua attività all’interno del movimento e ha promesso di continuare a sostenerlo.
Infine, Salis ha affrontato il suo caso personale riguardante la presunta occupazione di una casa a Milano e il debito di 90.000 euro reclamato dall’Aler. Ha sottolineato che non sono stati fatti ulteriori controlli o avviati procedimenti legali nei suoi confronti rispetto a quella casa, ma l’Aler ha comunque reso pubblico il credito il giorno prima delle elezioni.
In conclusione, Salis ha annunciato che presto condividerà dati e riflessioni sulla questione abitativa a Milano e in Italia, invitando tutti a rimanere connessi.