Il Wall Street Journal ha denunciato le “accuse completamente inventate” contro il suo giornalista Evan Gershkovich, detenuto in Russia con l’accusa di spionaggio. Oggi si è svolta la prima udienza del processo. Il giornalista è stato arrestato lo scorso mese di aprile e rischia fino a 20 anni di prigione se condannato. Il Wall Street Journal ha ribadito la sua totale fiducia nell’operato del suo giornalista e ha espresso la sua preoccupazione per le accuse infondate mosse contro di lui. La situazione di Gershkovich fa eco ad altri casi di detenzione ingiustificata di stranieri in Russia, come quello dell’ex marine Paul Whelan, detenuto da oltre 2.000 giorni. La comunità internazionale è chiamata a vigilare su queste situazioni e a fare pressione sulle autorità russe affinché vengano rispettati i diritti umani e la libertà di stampa.