Il trapper Mr Rizzus, Simone Rizzuto, è stato condannato a dieci mesi di reclusione e al risarcimento dei danni per aver diffamato e apostrofato con frasi oscene e offensive Rebecca Staffelli, figlia di Valerio Staffelli. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Monza con rito abbreviato.

L’accusa si basa sul testo volgare e offensivo di una canzone intitolata “Non ci siamo”, pubblicata su Youtube, in cui si faceva riferimento alla figlia di Staffelli in modo denigratorio. Il trapper non era presente in aula durante la lettura della sentenza, così come la vittima Rebecca Staffelli.

La vicenda risale al 2019, quando la giovane ricevette un video su Instagram da parte di uno sconosciuto, successivamente identificato come un giovane di Tirano, anche lui imputato per diffamazione in un altro processo. La situazione ha causato seri problemi alla vita di Rebecca, che ha dovuto cambiare abitudini per paura.

La condanna prevede anche la sorveglianza speciale per un anno nei confronti dell’imputato, che dovrà restare in casa dalle 22 alle 7 e avvertire le autorità in caso di uscita durante il giorno. Inoltre, dovrà sottoporsi a percorsi di disintossicazione presso il Sert.

La giovane ha raccontato la sua esperienza in aula durante la prima udienza, sottolineando il terrore vissuto a causa delle minacce e delle diffamazioni subite. La sentenza del Tribunale di Monza rappresenta un passo importante nella lotta contro l’odio e la violenza verbale online.

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