Il dottor Carlo Campiglia ha dedicato ben 30 anni della sua vita come medico di famiglia a Busto Arsizio. Tuttavia, lo scorso aprile ha preso una decisione drastica: ha deciso di dire basta. Questa scelta era già nell’aria da tempo, a causa di quello che lui definisce come il declino di una professione diventata principalmente formale. Ma è stata la dolorosa vicenda di una anziana paziente, Anna, a spingerlo definitivamente verso questa decisione.

Il medico aveva visitato Anna a febbraio e, notando che respirava male, aveva deciso di mandarla al pronto soccorso per ulteriori accertamenti che non poteva fare a casa della paziente. Purtroppo, Anna venne rimandata a casa senza essere ricoverata, nonostante le insistenze del dottor Campiglia. Alla fine, la donna morì sul divano di casa sua pochi giorni dopo, lasciando il medico e il figlio nella disperazione.

Questa tragica vicenda ha spinto il dottor Campiglia a lasciare il servizio pubblico e a concentrarsi solo sulla dermatologia. “Non mi ritrovavo più in quel ruolo: lavorare sempre al pc, perdere il contatto con i pazienti… Io volevo fare il medico”, ha dichiarato amaramente il medico.

L’intervista rilasciata dal dottor Campiglia ha suscitato un’importante attenzione da parte di altre testate e televisioni. Tuttavia, il medico ha chiarito che voleva portare alla luce questo episodio non per fini autoreferenziali, ma per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo nel mondo della sanità. Una presa di coscienza collettiva, secondo il dottor Campiglia, fa bene a tutti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui