Un uomo di 56 anni di Sondrio è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione per atti persecutori e percosse nei confronti della sua compagna Sabrina Dell’Agostino. Nonostante avesse una relazione intensa con lei, i due non vivevano insieme, il che ha portato all’assoluzione per altri reati come maltrattamenti famigliari e violenza sessuale. Tuttavia, è stato riconosciuto colpevole di atti persecutori e percosse, reati per i quali è stato condannato. La vicenda si è conclusa con il suicidio di Sabrina Dell’Agostino, che ha gelato l’accusa e l’avvocatessa Valentina Baruffi, che aveva cercato di evitare la tragedia. L’avvocato della difesa ha puntato sul fatto che i due non convivevano, riuscendo a far crollare buona parte delle accuse. Ora si attendono le motivazioni della sentenza e si valuterà un eventuale appello. Valentina Baruffi auspica che venga proposta un’impugnazione sui capi d’imputazione.

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