Le ecomafie continuano a prosperare in Italia, generando profitti sempre più alti e causando danni irreparabili all’ambiente. Il rapporto di Legambiente “Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia” conferma un preoccupante aumento dei reati ambientali nel 2023.

Nel dettaglio, in Lombardia sono stati registrati 35.487 reati ambientali, con un incremento del 15.6% rispetto all’anno precedente. La regione del Nord Italia più coinvolta risulta essere la Lombardia, con ben 49 casi di ordinanze di custodia cautelare per delitti contro l’ambiente, alla pari della Campania.

Tuttavia, la situazione in provincia di Lodi si distingue positivamente rispetto alle altre province lombarde, con soli 30 reati ambientali registrati. A Lodi, 24 persone sono state denunciate per reati ambientali senza alcun arresto, e sono stati effettuati 15 sequestri.

L’aumento dei reati ambientali non è l’unico dato preoccupante. Nel 2023, anche il numero delle persone denunciate è salito a 34.481 (+30.6%), gli arresti sono stati 319 (+43% rispetto al 2022) e i sequestri sono aumentati a 7.152 (+19%).

In conclusione, il rapporto di Legambiente “Ecomafia 2024” dipinge un quadro allarmante della situazione ambientale in Italia, con un significativo aumento dei reati ambientali e dei profitti illegali generati dalle ecomafie. È necessario agire con urgenza per contrastare questa pericolosa crescita della criminalità ambientale e proteggere il nostro pianeta.

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