Una pietra d’inciampo verrà posta per ricordare Cullin Roberto, uno dei sessantasette martiri antifascisti trucidati nel campo di transito di Fossoli ottant’anni fa. Il progetto, promosso dalla Fondazione Fossoli, prevede la posa della pietra d’inciampo in collaborazione con il Comune di Busto Arsizio, dove Cullin abitava. Questo gesto fa parte di un’iniziativa più ampia che coinvolge la memoria dei deportati e perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale.

Cullin Roberto, nato a Feltre nel 1907, fu un attivista antifascista e antinazista che pagò con la vita la sua lotta per la libertà. Dopo essere stato arrestato e internato nel campo di Fossoli, fu fucilato nel poligono di tiro di Cibeno nel luglio del 1944. La sua morte, come quella degli altri martiri, rimase senza colpevoli per anni, nascosta per interessi politici.

La cerimonia di commemorazione degli ottant’anni dalla strage dei sessantasette martiri di Fossoli ha coinvolto autorità locali, familiari delle vittime e rappresentanti di diverse città di provenienza dei prigionieri uccisi. Si è tenuta una celebrazione ufficiale seguita da un momento di ricordo personale presso il luogo dell’eccidio.

La storia di Cullin Roberto e degli altri martiri di Fossoli è stata finalmente portata alla luce grazie al lavoro di memorialisti e storici. La pietra d’inciampo che verrà posata in suo onore a Busto Arsizio sarà un segno tangibile della memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la giustizia.

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