Tragedia sul lavoro: la morte di Marco Oldrati confermata in appello

Il 52enne operaio Marco Oldrati, di San Paolo D’Argon, è morto sul lavoro l’8 maggio 2021, precipitando da circa cinque metri di altezza mentre stava lavorando alla riqualificazione del centro commerciale “La Fornace” a Tradate. Dopo tre anni dalla sua morte, la Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza di non luogo a procedere emessa in primo grado, assolvendo i cinque imputati coinvolti nell’incidente.

I familiari di Marco Oldrati non hanno commentato la decisione della Corte, ma il loro consulente legale ha sottolineato che rimane un senso di amarezza per il fatto che solo il capo cantiere è stato condannato penalmente, mentre gli altri imputati sono stati assolti. La magistratura stessa ha chiesto il rinvio a giudizio degli imputati e ha appellato la sentenza di assoluzione, confermando che vi erano elementi concreti per sostenere una responsabilità anche degli altri coinvolti.

Nella tragica mattina dell’incidente, Marco stava utilizzando una carotatrice per fare dei fori su una trave di cemento armato a cinque metri da terra. Era all’interno di un contenitore in rete metallica su un sollevatore, quando improvvisamente il contenitore è crollato, causando la sua morte istantanea per le gravi lesioni riportate nell’impatto.

La famiglia di Marco Oldrati ha deciso di agire in ambito civilistico per ottenere il giusto risarcimento per la sua morte sul lavoro. Una tragedia che rimane ancora irrisolta e che ha lasciato un vuoto insopportabile nella vita dei suoi cari.

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