Gli spazi pubblici in riva al Lago di Lugano sono un bene comune che deve essere utilizzato nel rispetto delle regole e delle normative vigenti. Purtroppo, non tutti sembrano essere consapevoli di questo principio, come dimostrano le recenti azioni della guardia di finanza.

Dall’inizio dell’anno, la squadra navale di Porto Ceresio ha accertato ben 34 presunte irregolarità, che hanno comportato un mancato pagamento di 210mila euro di canoni demaniali e 30mila euro di Imu evasa. A Porlezza, in particolare, è stato effettuato un sequestro amministrativo di un’area di 688 metri quadrati dove era stata avviata un’attività senza le necessarie autorizzazioni.

I controlli della guardia di finanza vengono effettuati con costanza sul Lago di Lugano, ma anche sul Lago di Monate. Le irregolarità sono state riscontrate principalmente a Porlezza, Porto Ceresio e Comabbio, in provincia di Varese.

I finanzieri della sezione operativa navale Lago di Lugano hanno scoperto che molti gestori non pagavano i canoni demaniali per boe, lidi, posti barca e pontili galleggianti. Le violazioni riguardano sia piccoli spazi che grandi strutture organizzate.

In un caso specifico, a Porlezza è stato necessario procedere al sequestro amministrativo dell’area, poiché mancava completamente l’autorizzazione per l’utilizzo dello spazio.

I gestori sono stati sanzionati e sono tenuti a versare le somme arretrate per evitare la revoca della concessione. È importante rispettare le regole e pagare correttamente le concessioni demaniali per garantire un uso corretto e sostenibile degli spazi pubblici in riva ai laghi.

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