Un uomo di sessant’anni è stato arrestato per detenzione di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento di minorenni, alcuni dei quali molto giovani. L’arresto è stato possibile grazie all’attività di indagine condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Milano, in collaborazione con la sezione di Bergamo e sotto il coordinamento della Procura di Brescia.
L’indagine è partita da segnalazioni internazionali ricevute dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online, provenienti dall’organizzazione statunitense National center for missing & exploited children. Grazie a queste segnalazioni, sono stati individuati oltre mille file pedopornografici caricati su piattaforme cloud tra febbraio 2021 e maggio 2024.
Dopo una complessa analisi delle connessioni Internet, gli investigatori sono riusciti a risalire all’uomo bergamasco. Durante una perquisizione domiciliare e informatica eseguita dalla Polizia postale, sono stati trovati numerosi dispositivi di archiviazione di massa e spazi cloud contenenti materiale illecito.
Oltre mille file di natura pedopornografica sono stati sequestrati e saranno sottoposti ad ulteriori analisi forensi per identificare le giovani vittime coinvolte. La Polizia postale, tramite un monitoraggio costante della rete Internet, lavora per contrastare questo tipo di crimini e proteggere i minori da ogni forma di sfruttamento online.