Materiale mostrato durante la conferenza stampa della polizia postale di Genova nell'ambito di una operazione che ha portato alla denuncia di decine di persone in tutta Italia per aver scaricato on-line film e telefilm coperti dal diritto d'autore, stamani 14 settembre 2010. ANSA/LUCA ZENNARO

Un uomo di sessant’anni è stato arrestato per detenzione di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento di minorenni, alcuni dei quali molto giovani. L’arresto è stato possibile grazie all’attività di indagine condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Milano, in collaborazione con la sezione di Bergamo e sotto il coordinamento della Procura di Brescia.

L’indagine è partita da segnalazioni internazionali ricevute dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online, provenienti dall’organizzazione statunitense National center for missing & exploited children. Grazie a queste segnalazioni, sono stati individuati oltre mille file pedopornografici caricati su piattaforme cloud tra febbraio 2021 e maggio 2024.

Dopo una complessa analisi delle connessioni Internet, gli investigatori sono riusciti a risalire all’uomo bergamasco. Durante una perquisizione domiciliare e informatica eseguita dalla Polizia postale, sono stati trovati numerosi dispositivi di archiviazione di massa e spazi cloud contenenti materiale illecito.

Oltre mille file di natura pedopornografica sono stati sequestrati e saranno sottoposti ad ulteriori analisi forensi per identificare le giovani vittime coinvolte. La Polizia postale, tramite un monitoraggio costante della rete Internet, lavora per contrastare questo tipo di crimini e proteggere i minori da ogni forma di sfruttamento online.

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