L’aeroporto di Malpensa da tempo è diventato un rifugio per i senzatetto. Recentemente, è stato scoperto il cadavere in decomposizione di uno di loro, morto da alcune settimane. Questo tragico evento ha portato l’attenzione su una realtà spesso ignorata: la presenza di senzatetto all’interno dell’aeroporto, invisibili agli occhi dei numerosi passeggeri che lo attraversano ogni giorno.

Il sindaco di Ferno, Sarah Foti, ha sottolineato l’importanza di attuare al più presto le azioni previste nel Protocollo firmato lo scorso luglio, che prevede il coinvolgimento di diverse istituzioni e associazioni per prendersi cura dei senzatetto presenti in aeroporto e avviarli a un percorso di recupero sociale. Il progetto “Area (Ri)Partenze” ha ricevuto un finanziamento dalla Regione Lombardia e vede la Fondazione Caritas Ambrosiana come capofila.

Questo dramma della solitudine ci ricorda che queste persone non devono essere invisibili, ma devono essere aiutate e supportate. È importante accelerare i tempi per attuare le misure necessarie a garantire un sostegno adeguato a chi si trova in una situazione di disagio estremo. L’obiettivo è quello di offrire una reale possibilità di cambiamento e di inserimento sociale per i senzatetto che trovano rifugio all’aeroporto di Malpensa.

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