Il processo per il tentato omicidio di Corso Moro a Varese ha raggiunto un punto cruciale con il 67enne ridotto in fin di vita a causa di colpi in faccia e calci su tutto il corpo. In aula si sta cercando di capire cosa sia accaduto, ma l’aggressore non parla e la vittima non è in grado di ricostruire gli eventi.

Le indagini della Mobile hanno permesso di identificare l’aggressore, un uomo di pelle olivastra alto 1,65 metri, che è stato catturato grazie alle telecamere di sorveglianza. L’uomo è stato visto prima dell’alba in diversi punti della città, fino a quando ha brutalmente attaccato la vittima in Corso Aldo Moro.

Dopo l’aggressione, l’uomo è stato trovato semi svenuto e gravemente ferito dagli uomini dei servizi ecologici, che hanno chiamato immediatamente il 112. Le indagini della Mobile hanno permesso di ricostruire l’accaduto e di identificare l’aggressore grazie alle macchie biologiche trovate sulle sue scarpe.

Il sospettato, un tunisino irregolare con un lungo elenco di precedenti penali, è stato arrestato e ora si trova in carcere in attesa del processo. La vittima, ascoltata in aula, non è riuscita a fornire molte informazioni sull’accaduto. La prossima udienza è fissata per il primo ottobre e l’accusa è di tentato omicidio.

La vicenda è ancora piena di misteri e il motivo dell’aggressione non è ancora chiaro. L’uomo ferito, un abituale frequentatore delle strade di Varese per motivi di salute, è stato colpito senza alcun motivo apparente. Resta da capire cosa abbia spinto l’aggressore a commettere un gesto così violento e insensato.

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