La fuga del 17enne pavese dal carcere minorile Beccaria di Milano continua a tenere banco nelle cronache. Dopo la sua evasione avvenuta domenica scorsa, non si hanno ancora notizie sul suo paradero, così come dei due fratelli egiziani che sono riusciti a fuggire poco prima di lui.

Il giovane di Marcignago è stato accusato di tentato omicidio per aver aggredito un rivale con un coltello in una disputa legata alla droga, motivo per cui era stato rinchiuso nell’istituto penale minorile nell’agosto dell’anno precedente. Le ricerche si concentrano principalmente nelle aree di Marcignago e Vellezzo Bellini, luoghi frequentati dal ragazzo prima del suo arresto.

L’evasione dei tre detenuti è avvenuta attraverso lo scavalcare del muro di cinta del carcere: i due fratelli sono riusciti a lasciare la struttura insieme nel pomeriggio, mentre il giovane di Marcignago ha agito da solo in serata.

La situazione all’interno del carcere Beccaria sembra essere degenerata negli ultimi mesi, con episodi di tentativi di evasione e disordini tra detenuti e agenti. Solo pochi giorni fa, i due fratelli egiziani ora in fuga sono stati identificati come responsabili di disordini per facilitare un altro tentativo di fuga, che è stato però prontamente sventato.

In seguito all’evasione di domenica, è stato deciso di sostituire il comandante della Polizia penitenziaria, una decisione che ha suscitato polemiche tra i sindacati, che hanno definito questa scelta come un “capro espiatorio”. Le indagini per risalire alla posizione dei fuggitivi proseguono senza sosta, nella speranza di riportare la calma e la sicurezza all’interno del carcere Beccaria.

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