GALLARATE – Ancora una volta è stata sequestrata un’abitazione degli Jovanovic: si tratta dell’appartamento e del box in largo Buffoni a Gallarate. Marito e moglie avevano ottenuto un mutuo da una banca presentando delle buste paga false, che la compagna di Jovanovic aveva fornito per un presunto lavoro in Svizzera. Tuttavia, i controlli della procura di Busto Arsizio hanno dimostrato che il lavoro non esisteva, portando al sequestro dell’immobile.

La banca non è stata coinvolta nel processo, ma è stata criticata per non aver verificato accuratamente le garanzie presentate dalla coppia per ottenere il mutuo. Il nome Jovanovic è noto in provincia di Varese dal 2015, quando è stata avviata l’operazione “La Stangata” che ha portato all’arresto di 15 persone, tra cui Toni Jovanovic. L’appartamento di Gallarate è stato sequestrato su richiesta del pm Calcaterra.

La famiglia Jovanovic era coinvolta in varie truffe, tra cui la produzione di denaro falso e operazioni fraudolente di cambio valuta. Nonostante la mancanza di un’occupazione regolare, il tenore di vita della famiglia era molto elevato, con ville, auto di lusso e soggiorni in alberghi costosi. Nel corso degli anni, il pm Calcaterra ha eseguito sequestri per un valore di quasi 5 milioni di euro. L’appartamento di Gallarate è l’ultimo pezzo del puzzle, poiché si ritiene che sia stato acquistato con i proventi delle attività illecite dei Jovanovic.

Il tesoro degli Jovanovic sembra non finire mai: sono stati confiscati beni per un valore di 200mila euro tra Busto e Lonate.

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