Un giovane egiziano di 23 anni ha creato scompiglio durante la celebrazione della messa nella cattedrale di Como. Entrato nel duomo, ha iniziato a suonare musica ad alto volume e a disturbare i fedeli presenti. La situazione è diventata così ingestibile che è stato necessario l’intervento della polizia per sedare la situazione.

Una volta portato in questura, il ragazzo ha tentato addirittura di fuggire e ha colpito gli agenti. Dopo gli accertamenti di rito, è emerso che l’egiziano ha precedenti penali e è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Inoltre, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di turbamento di una funzione religiosa.

Questo episodio ha scosso la comunità di Como, che si è trovata ad affrontare una situazione insolita e sgradevole durante un momento di preghiera e riflessione. La musica ad alto volume e i comportamenti aggressivi del giovane hanno disturbato la tranquillità e la serenità della messa, creando tensione e preoccupazione tra i presenti.

È importante che episodi del genere vengano condannati e sanzionati, per garantire il rispetto delle istituzioni e delle celebrazioni religiose. L’arresto del giovane egiziano è un segnale chiaro che comportamenti vandalici e violenti non possono essere tollerati e devono essere puniti con fermezza. Speriamo che situazioni del genere non si ripetano e che la pace e la serenità possano tornare a regnare all’interno della cattedrale di Como.

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