Il 20enne di Cabiate, protagonista della brutale aggressione di gruppo ai danni di un pachistano a Capodanno 2023 a Meda, ha patteggiato con la Procura di Monza una pena di quasi 4 anni e 11 mesi di reclusione. L’accordo è stato accettato ieri dalla giudice Angela Colella del Tribunale di Monza. La vittima del tentato omicidio, un 34enne pachistano residente a Meda, si è costituita parte civile con l’avvocato Francesco Ferreri e ha già ricevuto un acconto del risarcimento promesso dall’aggressore.

I carabinieri hanno arrestato anche il fratello minorenne del maggiorenne e altri due minorenni residenti a Seregno e Meda, che sono stati mandati in una comunità educativa dopo l’interrogatorio di garanzia. Il procedimento giudiziario per i minori è ancora in corso davanti alla Procura per i minori di Milano. Lo scorso marzo, un altro 17enne è stato arrestato per il medesimo caso.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il pachistano è stato circondato e picchiato dal branco, per poi essere gravemente ferito all’addome con un coccio di bottiglia. L’aggressore maggiorenne è stato colui che ha sferrato il colpo. L’amico della vittima è fuggito terrorizzato, mentre il pachistano è stato lasciato a terra in strada, facendo pensare a dei passanti che fosse solo ubriaco.

Dalle testimonianze raccolte è emerso che tra il gruppo di amici presenti durante l’aggressione c’era un clima di intimidazione e minacce, con i due fratelli che cercavano di impedire agli amici di identificare i responsabili. Il fratello minorenne ha addirittura cercato di assumersi la colpa per proteggere il fratello maggiore, che aveva già precedenti denunce per violenza.

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