A sud di Milano, tra Corsico e Buccinasco, si è verificata un’epidemia di legionella che ha colpito 56 persone e ha causato la morte di 4 individui. I dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità mostrano che il batterio si è diffuso da aprile ad oggi, con 49 casi a Corsico e 6 a Buccinasco.
La legionella può essere trasmessa attraverso le tubature, l’acqua nebulizzata e il vapore delle docce, causando infezioni polmonari. Finora, i contagiati sono stati principalmente anziani con un’età media di 71,5 anni. I primi sintomi, come febbre, brividi, dolori muscolari e infezioni respiratorie, sono stati riscontrati il 25 aprile, ma il picco si è verificato tra il 10 giugno e il 9 agosto. Attualmente, 5 persone sono ancora ricoverate mentre 46 sono state dimesse. Le 4 vittime avevano più di 70 anni e presentavano comorbidità.
L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha convocato una riunione per affrontare l’epidemia, sottolineando la necessità di ulteriori esami per individuare la fonte del contagio e adottare misure per controllare la situazione. L’Agenzia di Tutela della Salute della città metropolitana di Milano sta conducendo indagini epidemiologiche, microbiologiche e ambientali per prevenire ulteriori contagi. Sono stati effettuati 80 campionamenti nelle abitazioni e nei luoghi più a rischio, come le torri di raffreddamento e sono state trovate tracce del batterio nelle tubature di alcuni edifici.
Il sindaco di Corsico ha emesso un’ordinanza per sanificare i serbatoi e le autoclavi, ma alcuni interventi sono ancora in corso. Gli ultimi contagi riguardano persone rientrate dalle vacanze. La situazione è monitorata attentamente per evitare ulteriori diffusioni del batterio.
In conclusione, è fondamentale adottare misure preventive e di controllo per contrastare l’epidemia di legionella e proteggere la salute della popolazione.