La ex presidente della Camera dei deputati, Irene Pivetti, è stata condannata per evasione fiscale e autoriciclaggio. Il Tribunale di Milano l’ha condannata a 4 anni di reclusione, ma le è stata concessa la pena sospesa. Le indagini hanno rivelato che Pivetti era coinvolta in operazioni di compravendita fasulle di tre vetture da competizione per un totale di 10 milioni di euro. Inoltre, sono stati confiscati anche 3 milioni e 400 mila euro.
Il procuratore ha sottolineato che nonostante il ruolo istituzionale ricoperto da Pivetti come presidente della Camera, era lecito aspettarsi da lei un maggiore rispetto per le leggi fiscali. Le indagini hanno coinvolto diversi Paesi e hanno dimostrato che le transazioni erano simulate e che i beni non erano realmente stati trasferiti a Pivetti.
Anche l’ex pilota Leonardo Isolani e sua moglie sono stati coinvolti nel caso e condannati a 2 anni con pena sospesa. Pivetti ha difeso la sua posizione, affermando di aver pagato regolarmente le tasse e di sentirsi perseguitata dalla giustizia. Ha dichiarato che si tratta di una normale transazione commerciale e di essere stata presa di mira dal sistema giudiziario.
Questa non è l’unica vicenda giudiziaria che coinvolge Irene Pivetti, che è stata anche rinviata a giudizio per frode in forniture pubbliche. La situazione legale dell’ex presidente della Camera si presenta quindi complessa e controversa, suscitando polemiche e dibattiti sull’effettiva giustizia del sistema.