Quando una donna decide di interrompere una gravidanza, dovrebbe ricevere sostegno e comprensione da parte del proprio partner. Purtroppo, non sempre è così. È il caso di una giovane donna di 25 anni che, vittima di violenze fisiche e psicologiche da parte del marito, ha deciso di interrompere una gravidanza frutto di una violenza sessuale perpetrata proprio dal coniuge.
La situazione è degenerata quando la donna ha comunicato al marito la sua decisione. Quest’ultimo, furioso, ha perso il controllo e ha iniziato a colpirla ripetutamente. Fortunatamente, la vittima è riuscita a chiamare il numero di emergenza 112 e i carabinieri sono intervenuti prontamente, salvandole la vita.
La giovane è stata trasportata in ospedale con evidenti segni di ecchimosi e il marito è stato arrestato per maltrattamenti nei confronti della moglie. Le violenze di cui la donna è stata vittima durano ormai da diversi anni, iniziando nel 2020 quando era in attesa del primo figlio. Gli episodi di violenza, sia fisica che verbale, si sono ripetuti nel tempo, anche di fronte ai due figli di tenera età della coppia.
L’ultima aggressione è avvenuta proprio il giorno in cui la donna ha comunicato al marito la sua decisione di interrompere la gravidanza. Questo gesto ha scatenato la furia dell’uomo, che ha reagito con insulti e percosse. La situazione è diventata così grave che il Pubblico Ministero ha attivato la procedura del “Codice Rosso” per la vittima e ha disposto l’arresto dell’aggressore.
È importante che le vittime di violenza domestica non abbiano paura di chiedere aiuto e denunciare il proprio aguzzino. Solo così si può porre fine a un ciclo di violenza che può avere conseguenze devastanti per la vita delle persone coinvolte. È fondamentale sensibilizzare la società sul tema della violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza all’interno delle relazioni familiari.