Lo sfruttamento di una giovane nigeriana di 19 anni da parte di un fratello e una sorella è stato condannato a sette anni e tre mesi di prigione ciascuno dal tribunale di Cremona. La ragazza era stata portata in Italia otto anni fa con la promessa di un lavoro come baby sitter, ma una volta arrivata a Crema è stata costretta a prostituirsi per pagare un debito inesistente. Dopo aver trovato il coraggio di denunciare la sua situazione alla polizia, l’indagine ha portato alla condanna dei suoi aguzzini. Nonostante i difensori abbiano sostenuto che la ragazza si fosse prostituita volontariamente per aiutare la famiglia dei due imputati, il giudice ha deciso di condannarli a una pena inferiore rispetto a quella richiesta dal pubblico ministero. La giovane nigeriana ha finalmente trovato il coraggio di denunciare il suo sfruttamento e ora può sperare in un futuro migliore.

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