Vigevano, una città pioniera nella lotta alle aggressioni contro gli operatori sanitari, si prepara a introdurre un nuovo sistema di sicurezza per il pronto soccorso. Si tratta di braccialetti elettronici dotati di un pulsante d’allarme che permetterà al personale medico e infermieristico di inviare un segnale immediato alle forze dell’ordine in caso di violenza.

Questa iniziativa, che partirà tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, è stata annunciata dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Il dispositivo funziona premendo il pulsante sul braccialetto, che invia un segnale a una sala di controllo collegata direttamente con le forze dell’ordine, garantendo un intervento tempestivo.

Il pronto soccorso di Vigevano sarà il capofila di questo progetto, che mira a contrastare la crescente piaga delle aggressioni fisiche e verbali contro il personale sanitario. L’Asst di Pavia ha confermato la sua piena disponibilità alla sperimentazione, ricordando che già in passato sono state attuate misure per migliorare la sicurezza.

Le aggressioni contro gli operatori sanitari non sono un fenomeno isolato e purtroppo coinvolgono anche i pronto soccorso della provincia di Pavia. Nel 2023, si sono registrati 184 episodi di violenza, di cui 126 a danno degli infermieri. Anche i medici non sono immuni a queste violenze, con 36 casi di aggressioni registrati.

Per contrastare questa escalation, anche gli operatori sanitari che lavorano sulle ambulanze sono stati dotati di body cam, piccole telecamere indossabili che possono essere attivate in caso di aggressione. L’obiettivo è documentare gli episodi di violenza e dissuadere eventuali aggressori.

Le aggressioni contro il personale sanitario non solo compromettono la loro sicurezza, ma rischiano anche di allontanare i giovani medici dal settore dell’emergenza-urgenza. È fondamentale proteggere e rispettare il personale sanitario, affinché nessuno debba temere per la propria incolumità mentre svolge il proprio lavoro.

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