Un’operazione della Guardia di Finanza ha portato al sequestro preventivo di un opificio a Samarate, dove cittadini cinesi stavano producendo capi d’abbigliamento di alta moda a basso costo per poi rivenderli a prezzi esorbitanti. Ogni capo, prodotto a soli 8 euro, veniva poi venduto a oltre 400 euro al dettaglio.
Durante l’operazione è emerso che l’azienda operava in totale violazione delle normative igienico-sanitarie e di sicurezza, sfruttando manodopera irregolare, inclusi lavoratori minorenni. Alcuni lavoratori dormivano in locali fatiscenti, privi di condizioni igieniche minime.
L’azienda è stata scoperta grazie a un controllo fiscale mirato, facilitato dai sistemi di fatturazione elettronica, che ha permesso di individuare in tempo record l’attività sospetta di un’impresa attiva da appena tre mesi. Dopo ulteriori sopralluoghi, è emerso che la struttura non aveva alcuna autorizzazione e mancava di valutazioni di rischio previste dalla legge.
Il titolare dell’impresa è stato denunciato per sfruttamento di manodopera irregolare e violazioni sulla sicurezza sul lavoro, mentre il proprietario dell’immobile è stato denunciato per abusivismo edilizio a causa dei dormitori illegali presenti all’interno dello stabile. La vicenda ha portato a coinvolgere anche i Servizi Sociali di Samarate per l’accoglienza dei minorenni coinvolti.