Le intense e prolungate piogge, seguite dal ritorno del sole, hanno reso i boschi ricchi di funghi, attirando gli appassionati della raccolta. Tuttavia, nonostante la stagione dei funghi non sia ancora finita, si registrano già i primi casi di intossicazione. È importante prestare attenzione ai sintomi, come sottolineato dal direttore del Centro antiveleni e tossicologico Maugeri di Pavia, Carlo Locatelli.

Locatelli evidenzia che finora sono stati seguiti circa 600 casi di intossicazione da funghi, con un aumento rispetto alla stagione precedente. Quest’anno, con le abbondanti piogge, i funghi sono cresciuti in modo massiccio e diversificato, aumentando il rischio di confondere specie commestibili con quelle velenose.

L’appello è quindi rivolto a far controllare i funghi raccolti da micologi professionisti, per evitare rischi di intossicazione. Le tossine presenti in alcuni funghi, come l’alfa-amanitina, possono causare danni gravi e persino la morte. È importante prestare attenzione ai sintomi, che possono manifestarsi anche a distanza di tempo dall’ingestione dei funghi velenosi.

La stagione dei funghi è ancora in corso, quindi è fondamentale essere cauti e informati prima di consumarli. La sicurezza e la salute sono prioritarie quando si tratta di raccogliere e consumare funghi, tesori del bosco che possono rivelarsi pericolosi se non trattati con attenzione.

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