Quasi 13 milioni di euro sono stati ripartiti questa mattina dalla Giunta regionale alle Province e alle Comunità montane della Lombardia, come ristorno delle imposte pagate dai lavoratori frontalieri per l’anno 2022. Questo “pacchetto” di rimborsi non assegnato direttamente ai Comuni con meno del 3% di lavoratori frontalieri è destinato a interventi specifici sul territorio.

Il territorio varesino si conferma in testa alla ripartizione con più di 5,6 milioni di euro assegnati, seguito da Como con circa la stessa cifra. Le somme spettanti alla Regione Lombardia derivano dalle tasse pagate dai lavoratori frontalieri nei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese e vengono utilizzate per finanziare opere pubbliche sul territorio lombardo.

Anche quest’anno, le Province e le Comunità montane dovranno presentare un dettaglio della programmazione dei progetti che intendono realizzare con questi fondi entro 6 mesi dalla pubblicazione della delibera. Il meccanismo dei ristorni sarà in vigore fino al 2033, dopo il quale il Governo italiano si occuperà di compensare i territori dei frontalieri.

I fondi derivanti dai ristorni sono destinati a Province e Comunità montane per la realizzazione di progetti e interventi sul territorio. Ogni Comunità montana e Provincia ha ricevuto una quota specifica, che varia in base alla presenza di lavoratori frontalieri nel territorio. Questi fondi contribuiranno a migliorare le infrastrutture e a promuovere lo sviluppo economico delle zone interessate.

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